Nel 1908 in località “Su Narboni” a Sant’Antioco, antica Sulci, a circa 1,50 m al di sotto del pavimento di un magazzino si rinvennero due grandi frammenti di marmo che si rivelarono essere pertinenti ad una figura maschile corazzata. La statua è priva delle dita della mano sinistra, del dito medio e mignolo della destra e del gladium, la piccola spada utilizzata dai legionari romani. Appaiono inoltre scheggiati il naso e l’orecchio sinistro, mentre leggere abrasioni interessano tutta la superficie. La sua altezza complessiva è di circa 2 m, mentre il peso approssimativo si aggira intorno ai 350 kg. Il personaggio rappresentato è stante sulla gamba sinistra e indossa una corta tunica militare e una corazza su cui sono raffigurati una Gorgone e un fulmine. La corazza termina nella sua parte inferiore con un gonnellino, verosimilmente di cuoio, mentre intorno al torace è avvolta con doppio giro una cintura annodata sul davanti. Sulla spalla sinistra e sul braccio corrispondente compare il mantello, che copre parzialmente l’elmo ai piedi della figura. Il capo del personaggio, lievemente voltato verso sinistra, presenta una capigliatura costituita da una serie di ciocche lisce che si dispongono ordinatamente sulla fronte e sulle tempie. Sulla base di confronti con monete e teste-ritratto provenienti da varie zone dell’Impero il personaggio è stato identificato con Druso Minore, figlio dell’imperatore Tiberio che regnò tra il 14 e il 37 d.C. Tre anni dopo aver riportato un trionfo militare in Pannonia e una vittoria sugli Illirici, nel 23 d.C. Druso morì, probabilmente non per cause naturali, ma avvelenato da un sicario. La statua è parte di un gruppo più ampio di sculture in marmo accomunate dalla medesima provenienza sulcitana: si tratta di frammenti appartenenti a figure maschili e femminili, resti di basi e di iscrizioni e, in particolare, due teste-ritratto da attribuirsi agli imperatori Claudio e Tiberio conservate anch’esse presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
In assenza di elementi più specifici risulta plausibile per questo esemplare una generica datazione al I secolo d.C.
Esposizione presso il Regio Museo Archeologico di Cagliari
Druso Minore