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L’isola delle Torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna Nuragica
Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica15 dicembre 2014

La mostra dedicata a Giovanni Lilliu nel centenario della sua nascita aperta a Cagliari tra il 15 marzo e il 30 settembre 2014 è stata trasferita a Roma presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini.

Oltre mille reperti che disegnano la civiltà Nuragica e sintetizzano la lunga storia di una civiltà che fiorisce e si evolve tra l’età del Bronzo e del Ferro e che si connota con caratteri di originalità rispetto alle altre culture che si affacciano nel Mediterraneo.

All’interno di un costante confronto con il modello interpretativo costruito da G. Lilliu, curata da Marco Minoja, Gianfranca Salis e Luisanna Usai, ripercorre le ultime scoperte e gli inediti ritrovamenti che guidano il grande pubblico all’interno del lungo arco cronologico, quasi mille anni, in cui si dipana la storia della civiltà Nuragica. Una fase della storia della Sardegna, che a dispetto dell’unico aggettivo che la racchiude, non è monolitica, ma complessa e articolata, segnata da processi di trasformazione e impegnata in un costante e fruttuoso dialogo con il mondo esterno.

Gli indicatori archeologici di questo confronto sono gli oggetti, quelli di importazione che si ritrovano nei siti archeologici isolani, e quelli di produzione sarda rinvenuti in insediamenti della penisola e in varie zone del Mediterraneo, che disegnano una fitta rete di contatti e di scambi che attraversa il Mediterraneo, che evidentemente nell’antichità non ha rappresentato un ostacolo o una barriera, ma un veicolo di comunicazione.

Grazie alla collaborazione delle Soprintendenze della Calabria, della Toscana, di Salerno, alcuni oggetti sardi ritrovati fuori dall’isola saranno esposti riuniti a quelli ritrovati in Sardegna.

Attraverso tre tematismi individuati come filo conduttore del racconto (il metallo, l’acqua e la pietra), il percorso espositivo, formulato in chiave fortemente didattica, porterà all’attenzione del visitatore gli aspetti fondamentali della civiltà Nuragica: l’architettura, il mondo del sacro e quello funerario, le tecnologie costruttive, in particolare quelle idrauliche, la società, l’economia, il territorio, la metallotecnica, l’arte.

Il trasferimento della mostra che è organizzata dalle Soprintendenze per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano e per le province di Sassari e Nuoro, in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, dalla Direzione Generale per le Antichità, dal Comune di Cagliari, dal Museo Archeologico Etnografico L. Pigorini, grazie al fondamentale contributo della Fondazione Banco di Sardegna e del Comune di Cagliari, delle Camere di Commercio delle province di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, che hanno ravvisato nell’evento un’occasione di promozione del patrimonio archeologico sardo.

Una sezione della mostra è dedicata alla statuaria di Mont’e Prama di Cabras, con una installazione multimediale a cura del CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo, Studi Superiori in Sardegna). La mostra potrà essere visitata a Roma fino al 21 marzo 2015.

 

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