Breadcrumbs
Corpo Pagina
IL RUOLO DEGLI ARCHIVI ECCLESIASTICI NELLA RICERCA STORICA

Giovedì 30 alle ore 18:00 presso la Basilica di San Saturnino, Piazza San Cosimo, Cagliari, si terrà il diciottesimo appuntamento dei “Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio” organizzati dal #MuseoArcheologicoCagliari.

Questa settimana Monsignor Tonino Cabizzosu, giornalista e scrittore, terrà un incontro dal titolo “Il ruolo degli archivi ecclesiastici nella ricerca storica”.

L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Youtube e sulla pagina Facebook del Museo.

Nelle geografie degli Archivi, un posto speciale rivestono quelli ecclesiastici. Luoghi oggi sempre più importanti come, d’altra parte, tutti gli archivi storici delle diverse amministrazioni pubbliche che dovrebbero avere una casa comune nell’Archivio di Stato delle province di riferimento, affinché siano più accessibili nella consultazione. Spesso così non è.

Gli Archivi ecclesiastici hanno una lunga tradizione ma solo di recente sono governati da un regolamento, redato dopo la firma dell’Accordo, avvenuto nel 1984, che ha modificato il Concordato fra il Vaticano e l’Italia. Vi si legge, tra le altre norme, che “Pur conservando la loro autonomia, gli archivisti ecclesiastici abbiano cura di instaurare con le Sovrintendenze e gli Archivi di Stato un cordiale rapporto di collaborazione”. Come gli altri, gli Archivi ecclesiastici sono la dimora della memoria collettiva e, di conseguenza, ineriscono nel futuro delle comunità perché consentono a tutti di non persistere nella sindrome dell’eterno presente.

In ciò consiste la ragione dei sempre maggiori investimenti sia nei luoghi in cui si conservano sia nelle competenze degli addetti. D’altra parte, in molti casi, sono spesso gli Archivi ecclesiastici l’unica fonte in cui si conservano tracce della storia di persone e di luoghi. La Sardegna attualmente registra ben dieci circoscrizioni ecclesiastiche; di cui tre sono sedi arcivescovili: Cagliari, Oristano e Sassari; e sette sedi vescovili: Ales-Terralba, Alghero-Bosa, Iglesias, Lanusei, Nuoro, Ozieri, e Tempio-Ampurias. In ognuna è allogato un archivio storico che custodisce i documenti delle curie e, in qualche caso, del foro ecclesiastico.

Vi sono conservati anche i libri canonici delle diverse parrocchie – conosciuti più con la dicitura di Quinque Libri – ma pure gli archivi capitolari e dei seminari. L’intervento finanziario della RAS ha consentito, in molti casi, di schedare e digitalizzare molto di questo immenso materiale, rendendolo consultabile non solo dagli specialisti che ricostruiscono la storia delle comunità dell’isola, ma pure da curiosi e, di recente, da molti scrittori. Negli Archivi ecclesiastici si conservano documenti assai preziosi ove si pensi all’Archivio storico della Curia Arcivescovile di Cagliari con le sue Carte volgari, in originale pergamenaceo del XII secolo ed in copia cartacea dell’XI secolo, scritte in antico sardo campidanese, reperti tra più antichi dell’isola.

Non diversamente anche gli archivi delle altre diocesi conservano materiali preziosi e rari. Una delle tante ragioni perché ogni cittadino si assuma responsabilità dell’importanza di questi giacimenti di memoria torica che molti cittadini ancora non conoscono.

Torna su