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#racconti dal Museo Archeologico di Cagliari. Puntata 53

Seguiteci nella nuova tappa del nostro tour virtuale del Museo Archeologico di Cagliari!

Oggi vi portiamo tra le iscrizioni della Cagliari romana.

Le iscrizioni erano un mezzo di comunicazione molto diffuso in epoca romana e sono delle fonti dirette della vita privata e pubblica della società.
Le iscrizioni celebrative e commemorative monumentali venivano collocate sugli edifici pubblici della città, per poi essere in epoca successiva, riutilizzate anche come elementi architettonici di altri edifici.
Questo è uno dei motivi per il quale le epigrafi sono giunte a noi in stato frammentario, nonostante ciò esse ci danno informazioni sulla tipologia, sul periodo e sulle circostanze di costruzione dei monumenti pubblici.

Le iscrizioni funerarie forniscono informazioni sulla condizione sociale e sulla vita dei defunti. Le iscrizioni cristiane testimoniano inoltre il rapporto del defunto con il resto della comunità, ad esempio tramite la citazione delle cariche religiose ricoperte in vita (lector, presbiter, episcopus e altre ancora).

A Karales (Cagliari) sono state rinvenute numerose iscrizioni, scritte in latino e in rari casi in greco.
La maggior parte delle iscrizioni esposte al Museo sono state rinvenute nell’area orientale della città: nell’area della basilica di San Saturnino, utilizzata come necropoli già in epoca romana, nelle attuali via Iglesias, via Eleonora d’Arborea e via Regina Margherita, nei pressi delle quali si trovava il cimitero dei marinai della flotta del Miseno e presso la necropoli di Bonaria.
Un’iscrizione proveniente dall’area della necropoli occidentale testimonia probabilmente il primo sviluppo del centro medievale di Santa Igia.

In generale possiamo dire che il fatto che siano giunti fino a noi frammenti di iscrizioni celebrative e commemorative monumentali dipende in larga parte dal loro riutilizzo come lapidi funerarie.

Seguiteci nel prossimo appuntamento in cui vedremo da vicino una di queste testimonianze della Cagliari romana!

 

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