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#racconti dal Museo Archeologico di Cagliari. Puntata 68
Elmo greco in bronzo

Bentornati al nuovo appuntamento con il nostro tour virtuale del Museo Archeologico di Cagliari!

Oggi vogliamo mostrarvi da vicino alcuni reperti rinvenuti nell’Ottocento a Sulci (o Sulky), l’odierna Sant’Antioco.
All’interno di una ricca tomba a camera ipogeica della necropoli punica della città furono rinvenute casualmente alcune armi in bronzo. Alberto Ferrero Della Marmora, appassionato studioso di antichità della Sardegna, autore del diario di viaggio “Voyage en Sardaigne”, parla di almeno due elmi, di schinieri e di «alcuni pezzi altresì d’arme offensive, come punte di frecce o di lance».

Gli elmi sono di tipo corinzio con «copertura integrale del capo, da cui sono risparmiati gli occhi e la bocca, con paranaso centrale arrotondato, mentre posteriormente una proiezione ricurva è funzionale per la protezione della nuca. Il taglio degli occhi è a mandorla. Il bordo è arricchito da una decorazione imitante la cucitura del cuoio. Nella parte sommitale residua l’attacco originario della punta in materiale deperibile» (da LA SARDEGNA FENICIA E PUNICA, Corpora delle antichità della Sardegna, a cura di Michele Guirguis, Regione Autonoma della Sardegna, Ilisso, 2017).
Gli elmi sono databili alla prima fase punica nella seconda metà del 6° sec. a.C.

La presenza di queste armi all’interno della sepoltura aveva sicuramente un valore simbolico, un segno distintivo dell’elevato status sociale del defunto.

 

immagini Progetto Corpora delle Antichità della Sardegna – ph. Luigi Olivari 2010

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