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San Sperate

San Sperate, situato a poco più di 20 km da Cagliari, è un paese ricco di testimonianze archeologiche che vanno dal Bronzo Antico all’epoca romana.
Si datano tra il 17° e il 16° secolo a.C. i ritrovamenti effettuati presso il colle denominato “Cuccuru Santu Srebastianu”, pertinenti a un villaggio prenuragico che ha restituito resti di capanne, frammenti di ceramiche, pestelli, ossa di animali e valve di conchiglie e altri resti di pasto.
La posizione del sito, proprio sulla sommità del colle, era funzionale a evitare gli allagamenti dovuti allo straripamento stagionale del Rio Mannu.
Il sito fu abitato anche durante il Bronzo Recente, quando venne dotato di un nuraghe.
Il villaggio era composto da numerose capanne di forma circolare con base in pietrame e copertura in materiale deperibile.
L’economia si basava sull’allevamento, l’agricoltura e la produzione di ceramiche, nonché ovviamente sulla lavorazione del metallo.
Nel territorio circostante si contano i resti di ben 11 templi a pozzo.
All’età del Ferro si data inoltre un bellissimo modellino di nuraghe complesso in pietra ritrovato in località “Su Stradoni de Deximu”. Proprio da questo sito proviene il rinvenimento di un altare in calcare, a foggia di nuraghe, ora custodito nel Museo Civico di San Sperate.
Durante l’età punica tra il 6° e il 3° secolo a.C. nella zona di San Sperate vennero fondati diversi centri legati allo sfruttamento agricolo dell’entroterra, tra i quali il più importante si eleva proprio in località Santu Srebastianu, nello stesso sito in cui in precedenza era sorto l’antico villaggio nuragico.
Le abitazioni erano realizzate secondo la tipica tecnica edilizia cartaginese con uno zoccolo in pietra sormontato da filari in mattoni crudi e coperture in materiale deperibile.
Agli insediamenti si accompagnavano le necropoli, ben quattro nella zona, con tombe a cassone litico che accoglievano il defunto.
Ci sono resti di frequentazione e insediamento anche in epoca romana come testimoniano i ritrovamenti di materiale epigrafico ed edilizio.
A partire dal IX secolo, la maggior parte dei rinvenimenti interessa tutta la costa fenicia. Tra tutte le maschere rinvenute, quella di San Sperate è la meglio conservata. Si tratta di una splendida opera di coroplastica decorata con una serie di disegni e decorazioni geometriche. Si colloca, cronologicamente, nel V secolo a.C.
foto in evidenza: chiesa di San Sperate Martire

ph.credits: shardana13-http.wikimapia.org.jpg

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