Il Museo Archeologico è una delle sedi espositive del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, Istituto del Ministero della Cultura dotato dal 2019 di autonomia speciale.
Si trova nell’antico quartiere di Castello, all’interno della Cittadella dei Musei realizzata tra il 1956 e il 1979 con il recupero del regio Arsenale e delle mura medievali su progetto degli architetti Libero Cecchini e Piero Gazzola.
È il più importante museo archeologico della Sardegna con oltre 4000 oggetti che raccontano una storia lunga quasi 7000 anni, dalla Preistoria all’Alto Medioevo, dalle dee madri neolitiche ai bronzi nuragici, dai gioielli fenici e punici alla statuaria romana per arrivare agli oggetti di culto di epoca bizantina.
Nel 2016 il museo diventa liquido con il progetto di accessibilità
Apertura dei profili social e del blog, gli edifici virtuali del museo.
Nel 1993 la sede del museo viene spostata in uno degli edifici del complesso della Cittadella dei Musei
Il museo viene allestito nell’edificio della zecca in piazza Indipendenza, su progetto di Dionigi Scano.
Per accogliere i nuovi oggetti venne creato da prima un gabinetto lapidario, poi nel 1895 l’intero “Museo” venne spostato in alcune sale del Palazzo Vivanet in via Roma.
Nel 1805 il Viceré donò la collezione del Gabinetto di Archeologia e Storia naturale alla Regia Università di Cagliari nella sede di palazzo Belgrano, nell’attuale via Università.
Il Gabinetto di Archeologia e Storia naturale presso le sale del Palazzo Viceregio, curato dal Cavaliere Leonardo De Prunner.